top of page


YOKO OKUYAMA SOLO EXHIBITION

yokoTavola disegno 102x-100.jpg

In occasione della sua personale presso LuogoArteContemporanea, Yoko Okuyama espone una serie di opere realizzate tra il 2008 e il 2015, accomunate dall'utilizzo di una particolare tecnica di lavorazione della carta washi, che nelle sue mani acquisisce una propria autonomia espressiva. Tipicamente prodotto utilizzando le fibre vegetali della pianta di gelso, questo materiale viene trattato con una maestria che ne cambia radicalmente il ruolo, divenendo pittura attraverso il tocco dell’artista, la quale nel suo approccio mantiene la meticolosità e la meditazione proprie della tradizione giapponese. Ne risultano lavori caratterizzati da un linguaggio raffinato dove l'acqua, lasciata fluire sulla carta, origina figure evocatrici di associazioni libere nell'immaginario di chi osserva. 

L'impasto di cellulosa dopo un periodo di macerazione viene disteso sopra delle reti su cui l'artista versa l'acqua, definendo la conformazione finale dell’opera che, una volta asciutta, viene applicata su tela o su tessuto. Il liquido, che agisce come forza che disfa e ricompone la materia secondo la sua volontà, costituisce l’elemento essenziale di questa pratica artistica che, rifacendosi al Buddhismo Mahāyāna, incarna la fluidità della vita, conferendo alle creazioni di Okuyama una profondità e una spiritualità uniche, in un connubio tra processo creativo e simbolismo buddhista.

Il concetto di (空), traducibile come «vuoto», si manifesta nella fase compositiva in cui gli spazi generati dal passaggio dell’acqua si integrano organicamente nell’opera e ne diventano parte costitutiva, riflettendo la concezione buddhista di complementarità e inscindibilità di pieno e vuoto. La vacuità, simbolo di infinite possibilità e di totale apertura e libertà nelle culture d’Oriente, rappresenta un aspetto sotteso ma cruciale in ogni realizzazione artistica, sostanziale affinché le diverse forme espressive possano raggiungere appieno il loro potenziale in termini estetici e semiotici. Ed ecco che l’amalgama materico rammenta le fattezze di un paesaggio indistinto, di un fiore artico, della schiuma che si increspa sul bagnasciuga, di un fondale marino, della superficie lunare.

Le opere di Yoko Okuyama riassumono in sé l’esperienza del vuoto, dal quale la forma emerge e nel quale essa si manifesta. In un’armoniosa e raffinata fusione di sostanza e assenza, l'artista plasma il vuoto, offrendo agli spettatori un'esperienza estetica unica.

~ Lisangela Perigozzo, 2023

 / 空

personale di Yoko Okuyama

con testo critico di Lisangela Perigozzo

 ✱ prorogata fino al 15 gennaio 2024 ✱

opening 

sabato 2 dicembre, h 17

La mostra è visibile presso LuogoArteContemporanea su appuntamento.

Ingresso gratuito.

Le opere in mostra sono in vendita.
Per maggiori informazioni scrivere a info@arteluogo.it
bottom of page